ANOTHER VERSION: Thinking Through Performing
ANOTHER VERSION: Thinking Through Performing affronta la performance come metodo per produrre diverse versioni del sé, chiamato “versioning”. Esplora tecnologie e processi che producono tali versioni, e pone la domanda su come comprendere il sé all'interno di questa molteplicità. ANOTHER VERSION: Thinking Through Performing propone strategie di versioning come mezzo per collegare gesto, parola o esperienza vissuta a domande o problemi di ricerca.
È composto da 7 cahier contenenti giochi, partiture, racconti brevi, immagini, citazioni e riflessioni che sono spesso prodotti di pratiche collaborative. Ogni cahier apre un territorio o una lente particolare, indicata attraverso il suo titolo: CAHIER I Multiplicators, CAHIER II Pandiculators, CAHIER III Arena, CAHIER IV Objectaffilia, CAHIER V Animalities e CAHIER VI Ledger.
Il contenuto di ogni cahier è strutturato in otto categorie: conversazione, immagine come partitura, note, citazione, testo di riferimento, rapporto, partitura e racconto breve. Questi possono essere usati come il lettore/utente ritiene opportuno, una storia, un'immagine o una citazione possono essere usate come partitura, una partitura può essere invertita o una riflessione può essere tagliata e trasformata in un nuovo testo.
Cahier 0 riflette ed espande il contenuto della pubblicazione e della ricerca da cui deriva. Contiene una conversazione Multiplicity, Multiplicators and the Supermarket Score tra Philippine Hoegen e Sebastian Olma, e un saggio Ecstatic Methods — Seven Vectors Addressed to Philippine Hoegen di Kristien Van den Brande.