Cheat Sheets
Una nuova edizione dell'incredibile raccolta di fumetti del 1982 di Tiger Tateishi, Tora No Maki. Tiger Tateishi iniziò a disegnare fumetti nel 1964, ispirato da copie di MAD Magazine lasciate dalle forze di occupazione. Prima di trasferirsi a Milano nel 1969, Tateishi contribuiva regolarmente a riviste manga. A Milano, mentre lavorava per Ettore Sottsass presso Olivetti, iniziò a creare gli incredibili dipinti con layout di pannelli a fumetti raccolti postumi nel libro Moon Trax. Sempre in questo periodo, come spiega Fumiko Tateishi, Tiger "aveva un forte desiderio di realizzare un vero fumetto e trascorse quasi cinque anni a lavorare alle immagini per Tora No Maki. All'inizio, Penguin Books di Londra stava considerando di pubblicarlo, e avevano gli originali per un bel po', ma dopo un richiamo d'amore da Seigow Matsuoka di Kousakusha a Tokyo, il libro fu infine pubblicato in Giappone."
Tiger Tateishi, da una lettera del 1976 a SD Magazine: "Oltre al mio lavoro come pittore e illustratore, ho ricominciato a fare fumetti e attualmente sto lavorando duramente su quelli. Tutti sono pezzi molto brevi di una singola pagina o al massimo tre, e quando avrò accumulato circa 60 o 70 pagine, ho intenzione di iniziare a cercare un editore nel Regno Unito o forse nei Paesi Bassi." ?Cheat Sheets presenta questi fumetti in un unico volume per la prima volta fuori dal Giappone. Benvenuti nel mondo strano dell'eremita Arara Sennin.
K?ichi “Tiger” Tateishi ha lavorato in una varietà di media tra cui fumetti, libri illustrati, pittura, scultura e ceramica durante la sua prolifica carriera. Ispirato dalla fantascienza, comprese le prime storie di Robert Sheckley, le sue opere enigmatiche esploravano la realtà e i suoi limiti. Nel 1966, il suo lavoro è stato presentato alla rinomata 15ª Esposizione Indipendente Yomiuri. Nel 1969, Tateishi si trasferì nella città del Futurismo, Milano in Italia, e iniziò a lavorare nello studio di Ettore Sottsass, dando vita alle idee dell'architetto e designer. Durante questo periodo, l'arte personale di Tateishi si avvicinò alle narrazioni visive mentre realizzava diversi tableaux a olio infusi di temi fantascientifici. Al suo ritorno in Giappone nel 1982, produsse fumetti quotidiani abbracciando il genere nonsense. Tiger Tateishi morì a soli 56 anni, ma è ricordato con affetto per lo slancio e l'energia delle sue opere che sfidano la mente, che hanno vivacizzato la scena pop-art giapponese.