Grafica, Fotografia

Depreciating Assets

Publishers

Printed Matter

Info

130 pages

2021

280mm × 210mm

Softcover

ISBN

9780894390999

Cost

£18.00

Depreciating Assets è un nuovo libro d'artista di Jessica Vaughn che indaga il lavoro, le politiche di diversità e l'ambiente materiale del luogo di lavoro americano. Con una nuova lente sulla pratica multidisciplinare dell'artista, il progetto esamina come l'azione affermativa e altre misure di equità d'ufficio siano intersecate dall'infrastruttura aziendale e, specificamente, dalla disposizione fisica dello spazio d'ufficio.

Attraverso quattro sezioni intrecciate e appendici correlate, Vaughn raccoglie le sue fotografie e scritti critici accanto a immagini xerografate, fotogrammi di video di formazione sulla diversità e documenti open source manipolati del Governo USA. Il progetto considera e distilla i sintomi della cultura lavorativa della fine del XX e del XXI secolo prodotta dai piani aperti e dalla promessa dell'architettura modulare di malleabilità, conformità e universalità — disposizioni che puntano a una maggiore efficienza e produttività a scapito della visibilità dei lavoratori neri e dei lavoratori di colore. Vaughn osserva come i gesti di design minimalista dell'ufficio moderno (come immaginato dall'essay formativo di Rem Koolhaas “Typical Plan” e dai dépliant Ethospace di Herman Miller) non possano esistere al di fuori delle condizioni di razza, classe e lavoro.

Il progetto include anche un'intervista tra Vaughn e la curatrice Magdalyn Asimakis, in cui le due discutono delle carenze strutturali delle istituzioni artistiche e culturali nel praticare un'inclusione equa degli artisti di colore, o nel sviluppare un linguaggio e una prassi a sostegno di una programmazione diversificata che vada oltre la conformità, l'apparenza e le preoccupazioni di mercato. Vaughn traccia connessioni tra il funzionamento di queste istituzioni e quello dell'ambiente aziendale, e discute i modi in cui manipola le loro comunanze attraverso il materiale del suo lavoro.

Nel suo design, Depreciating Assets replica intenzionalmente lo stile, i materiali e i colori delineati dall'US Government Publishing Office — standard stabiliti per garantire l'efficienza del design e la produzione economica dei loro documenti interni. Il libro si ispira alla palette familiare delle copisterie di blu veneziano, rosa tan, salmone, verde e marrone, e utilizza carte di vario tipo in conformità con le specifiche Paper Standard. Così facendo, il progetto affronta ed esamina l'omogeneità imposta dalle cosiddette “misure di efficienza aziendale” e la tensione fondamentale tra iniziative di diversità e approcci universali alle risorse d'ufficio.

La pubblicazione si conclude con un dopo-parola dell'autore che contestualizza i temi del progetto nella realtà contemporanea della pandemia globale, della precarietà economica e delle proteste contro la violenza razzista dello Stato. Qui Vaughn esplora come, in assenza di una risposta governativa adeguata ai problemi strutturali, i luoghi di lavoro implementino soluzioni ad hoc (come i divisori in plexiglass) che lasciano comunque i lavoratori vulnerabili e a rischio — in modo più acuto, i lavoratori neri spesso sottoassicurati.