Jesper Just: Servitudes. Circuits. Interpassivities.
A cura di Irene Campolmi
Testi di Andrew Berardini, Irene Campolmi, Pedro Gadanho, André Lepecki, Michael Thouberg, Marianne Torp, Fatos Ustek. "Jesper Just è un artista che si è fatto conoscere non solo per la qualità testurale impeccabile dei suoi film non narrativi, ma anche per averli concepiti come parte di installazioni architettoniche altamente complesse che, intervenendo sull'esperienza del visitatore, creano un viaggio sensoriale che richiede al visitatore di "performare"—volontariamente o meno—all'interno dello spazio per poterlo navigare."—Irene Campolmi
Prodotto in occasione delle sue mostre personali al Maat di Lisbona e alla Kunstal Charlottenborg di Copenaghen, Servitudes. Circuits. Interpassivities. è il primo riconoscimento approfondito dell'opera multilivello di Jesper Just. Regista, sceneggiatore, coreografo e artista performativo, la pratica di Just è in continua evoluzione e cambiamento, al punto da comprendere molte discipline e media diversi, fondendoli insieme per creare una forma d'arte unica. Insieme a un'ampia documentazione visiva della carriera dell'artista, il libro presenta testi ed saggi di Andrew Berardini, Irene Campolmi, Pedro Gadanho, André Lepecki, Michael Thouberg, Marianne Torp, Fatos Ustek.