Oliver Reed
Author
Hannah RegelPublishers
Montez PressInfo
104 pages
2024
201mm × 117mm
Softcover
ISBN
9783945247297
,
of 7
Nella brillante raccolta di Hannah Regel, Oliver Reed, la figura del cavallo diventa un oggetto per la brutalità del linguaggio e la fin troppo familiare sottomissione delle voci, dei corpi e del lavoro delle donne. Un impressionante pastiche iperbolico di comportamento piacevolmente scorretto guida una ragazza di nome Sorry attraverso la sua stessa rovina mentre nomina nuovi strumenti per una resistenza calcolata. «Uccidi il linguaggio. Uccidilo. Prendi la pala. Stiamo facendo una cintura.» Farebbe volentieri tutto ciò che lei mi dice di fare e non penserei di fare altrimenti. Regel crea un nuovo ordine per il rottame estatico dell’obbedienza.
– Cassandra Troyan, autrice di Blacken Me Blacken Me, Growled
Regel non suona davvero come nessuno. Oliver Reed introduce una sensibilità poetica che sembra tanto in contrasto con la convenzione quanto pari al momento: completamente formata, virtuosistica, un po’ letale. Queste sono poesie spietate, scomode che esplorano la nostra stessa natura animale con una curiosità mortale. Ognuna è una trasformazione: l’attore diventa una strana musa e presenza guida, per «bruciare un forno mobile»; il cavallo, un’altra delle figure ricorrenti del libro, diventa più di un emblema di eros, lavoro e sofferenza; l’insolenza viziata della giovane ragazza diventa sfidante e afflitta. La voce vuole che questi cambiamenti avvengano anche mentre «si vuole sterile». Per quanto disturbino e seducano, le poesie sono anche attente, vigili – sembrano offrire un mezzo di protezione. Oliver Reed è un libro d’esordio sorprendente e magistrale.
– Sam Riviere, autore di 81 Austerities
La seconda edizione di Oliver Reed, pubblicata a febbraio 2024, include un’introduzione commissionata di recente da Olivia Kan-Sperling.
In Oliver Reed, crescere avviene naturalmente, clip clip clop, allo stesso tempo in cui richiede qualcuno o qualcosa – interruzione di linea o incisione letterale – per addestrarti. Oliver Reed parla di come un corpo di pony venga addestrato e una mente di pony venga educata, ancora e ancora e ancora. Il tempo, in questo libro, si ripete più di quanto progredisca: «Sorry assiste alla sua Nascita» dopo «Sorry è una Ragazza, Cresciuta». Avrei voluto leggere Oliver Reed a quattordici o diciotto anni; d’altra parte, in un certo senso, sento di averlo fatto. Questo lo sappiamo già: se guardare le ragazze giovani non invecchia mai, scrivere su di loro nemmeno.
— Olivia Kan-Sperling, editor di The Paris Review e autrice di Island Time