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Immutable: Designing History esplora il genere banale del documento e il suo intreccio con l'arte dello stato e il colonialismo. Questo è inquadrato come una cronologia di circa 5.000 anni, che sovrappone gli sviluppi del denaro e della scrittura — dalle tavolette di argilla mesopotamiche ai registri distribuiti, come la blockchain. L'immutabilità si configura come un imperativo progettuale e un ermeneutico per considerare una varietà di tecniche (materiali, tecnologiche, amministrative, ecc.) di securitizzazione contro l'entropia del movimento di un documento attraverso spazio/tempo, e il politico. _x000D_Questo progetto è guidato da un contrasto: gli educatori del design tendono a insegnare forme come loghi, libri, siti web, ecc., ma non passaporti, denaro, atti di proprietà, ecc., nonostante questi siano, sostengo, le forme più profondamente consequenziali del design. _x000D_Come una storiografia alternativa, “Immutable” si riferisce sia all'invito dell'antropologa Laura Nader a “studiare verso l'alto” (su chi detiene il potere), sia al riconoscimento dell'educatore radicale Paolo Freire della “situazione limite” come condizione generativa per una prassi emancipatoria. L'obiettivo del libro è orientare il design grafico verso la vocazione di immaginare, nominare e ricordare oltre gli orizzonti del suo ruolo come strumento manageriale, amministrativo e coloniale che impone una razionalità di visione e responsabilità su ciò che è conoscibile, pensabile e dicibile. _x000D_Bio_x000D_Chris Lee è un graphic designer e educatore con base a Buffalo e Brooklyn, NY. È laureato all'OCADU e al Sandberg Instituut. La sua ricerca/pratica in studio esplora l'intreccio del design grafico con il potere, gli standard e il documento. Chris è Assistant Professor nel Dipartimento di Undergraduate Communications Design al Pratt Institute.