Dalla sua anatomia e autonomia alla sua morte e dieta, questo numero si concentra sul motivo Corpo e tutti i suoi significati, diretti e indiretti, ad esempio in relazione ai portatori di corpi umani e non umani, ai suoi abitanti come batteri e organi, alle sue condizioni sociali, mediche e giuridiche, alle sue intossicazioni, processi chimici, traumi, transizioni, benessere, sostituzioni, debolezze e ai suoi opposti. Nel formato di una rivista, ogni pagina di Pfeil rappresenta il pavimento, le pareti o il soffitto che insieme creano una stanza immaginata che ospita una mostra stampata. Ogni numero è dedicato a una parola specifica, e gli artisti sono invitati e hanno spazio per lavorare su e con questo termine, e per costruire o decostruire l'architettura intorno ad esso. Insieme, i contributi si trasformano in un'esposizione organica che circonda il leitmotiv. Contributori: Adam Dickinson, Andrea Éva Győri, A.L. Steiner, Alexandra Ivanciu, Barak Zemer, Bernhard Willhelm, Clara Lena Langenbach, Clémentine Bedos, Constance DeJong, Daisy Hildyard, Fanny Howe, Hanne Loreck, Hasti, Holly Hunter, Ingrid Jäger, Jannis Marwitz, Jess Arndt, Johannes Kuczera, Jolanta Nowaczyk, Henriette Maier, Mag Gabbert, Maja Smrekar, Manuel Vason, R.I.P. Germain, Rebekka Endler, Sonja Yakovleva Curato da Anja Dietmann e Nina Kuttler.
Pubblicato da Montez Press.