Photographs

Dopo Drawings (1997), Paintings (2001) e Kirschgarten (2005), Photographs è il quarto libro d'artista di Karen Kilimnik, nata e residente a Philadelphia (1955), pubblicato da Edition Patrick Frey. Riunisce le opere fotografiche dell'artista, sporadicamente esposte e per lo più sconosciute, che ha raggiunto la fama negli anni '80 con le sue installazioni di “scatter art” e successivamente con i suoi dipinti. Karen Kilimnik scatta foto con lo stesso gesto con cui dipinge: un senso infallibile della sovrabbondanza di una bellezza superficiale lucida, sotto la quale si nascondono le ombre di cose mostruose invisibili e inesprimibili. Scatta foto con uno sguardo acuto e informato. Adora il kitsch, ma sa quanto sia falso e quanto questa falsità lo renda irresistibile. È un'anima saggia e anziana, ma è assolutamente determinata a preservare l'innocenza e la vulnerabilità di una mente giovane e inquieta. Nelle parole di Bourdieu, la sua fotografia trova un perfetto equilibrio tra il “rituale” e l’“artistico”. Kilimnik fotografa ciò che ama incondizionatamente, e questo amore è eclettico e profondamente romantico in modo oscuro. Fotografa idilli all'infinito: le dolci colline dei Cotswolds nel sud centrale dell'Inghilterra, così ricche di fogliame da sembrare quasi irreali; una bicicletta da donna, strade bordate di siepi, pecore all'ombra di un albero, mucche nella nebbia mattutina, uno scoiattolo che sembra sgranocchiare un fiore, anatre sedute sulle rive di un ruscello. Kilimnik osserva la realtà profana attraverso gli occhi spietatamente spalancati dell'obiettivo della sua macchina fotografica, trasformandola nelle sue fotografie in un palcoscenico per le sue favolose figurazioni e composizioni da sogno/incubo. Quando la realtà non basta, la abbellisce, ad esempio decorando gli alberi del giardino con ornamenti natalizi di vetro o con luci fatate.

Pubblicato da Edition Patrick Frey.