Poems and Parables on the Political Utility of Art

Come un asino vestito con la pelle di una zebra, la critica può apparire in un mantello preso in prestito; forse può persino rivelarsi in poesie rubate. Qui, tra favole di asini, calzolai e barricate, angeli tedeschi e angeli non tedeschi, e alcune righe di Emily Dickinson, le possibilità trasformative dell'arte si dispiegano nella figura del lavoro. Poems and Parables on the Political Utility of Art è un piccolo libro. Sembra poesia, ma è meglio descritto come una sorta di critica. Riprendendo alcune recenti squalificazioni del potenziale politico dell'arte, le confuta in un movimento triplice: contro la nozione di mercificazione delle opere d'arte; contro l'atto di denunciare l'arte come sempre già reificata dalla posizione sicura di una teoria pura e intatta; contro le nozioni che l'arte debba o rivelare la nostra alienazione, o produrre effetti immediati sulla sfera sociale. Delineando le possibilità trasformative dell'arte nella figura di un certo lavoro, l'argomento si sviluppa tra favole di asini, zebre di Gaza, scimmie di Adorno e una particolare barricata della Comune di Parigi.

Pubblicato da Bom Dia Boa Tarde Boa Noite.