Process Music si riferisce ai media stampati e alle intenzioni dietro l'attività di design. Si interessa alla cultura visiva, offrendo letture più profonde e osservazioni ravvicinate di artefatti e attività di graphic design, spesso esaminati attraverso la lente della musica. Utilizzando una gamma di voci narrative, le opere combinano rigore accademico con l'accessibilità di forme popolari come il giornalismo musicale. FitzGerald si considera un entusiasta critico: competente, apprezzativo e irriverente.
Process Music: songs, stories, and studies of graphic culture è la seconda raccolta di scritti di Kenneth FitzGerald. Il nuovo libro raccoglie oltre 40 pezzi principalmente dell'ultimo decennio, con opere ristampate apparse per la prima volta in forum come Emigre, Eye, Print, Idea, Modes of Criticism, Design Observer, Speak Up e Voice: AIGA Journal of Graphic Design. Altri sono testi di conferenze e presentazioni, apparsi sul mio blog o altrove online, o originali per questa raccolta. Molti sono difficili (e costosi) da trovare. Il libro presenterà anche un preludio composto dalla medaglia AIGA Design Medalist e conduttrice di Design Matters Debbie Millman.
Il libro è organizzato in quattro sezioni e una coda: "Blues in CMYK" contiene brevi saggi che si concentrano su concetti e temi del graphic design, come la pratica, i limiti e il potenziale della critica del design; diversi aspetti dell'educazione al design; l'importanza della metafora e dell'ispirazione interdisciplinare; inclusività e responsabilità nel design; il contesto appropriato della tecnologia digitale; l'autenticità; l'influenza della fede religiosa sull'attività di design, e altro ancora.
"Interlude with Designers" presenta apprezzamenti di individui famosi e emergenti nella disciplina, tra cui Barney Bubbles, Paul Rand, William Addison Dwiggins, Jacqueline Casey, Paula Scher, Vaughan Oliver, Martin Venezky, l'illustratore Mark Andresen e l'attivista del design Andrew Breitenberg.
"Omnigraphy" contiene recensioni approfondite e studi sul graphic design e sulle opere musicali, sui performer e sui professionisti. Le figure trattate includono Josef-Müller Brockmann, Rudy VanderLans e Zuzana Licko/Emigre, Elliott Earls, Stefan Sagmeister, Hipgnosis, Fuel, e i musicisti Van Dyke Parks e la band britannica Cornershop. Gli artefatti esaminati comprendono libri, progetti interattivi, caratteri tipografici, riviste indipendenti e di massa, poster e album musicali.
"My Back Pages" offre brevi memorie e racconti che adottano una prospettiva personale sulla creatività, la cultura visiva e la comunicazione. Infine, "(extended play)" propone una breve fiction.