Return Of The Rudeboy
Originario dalle strade di Kingston, Jamaica, alla fine degli anni '50, Rudeboy o Rudie è venuto a rappresentare i giovani ribelli che indossavano stili sartoriali distintamente eleganti come completi in mohair, cravatte sottili e cappelli pork pie. Lo stile era strettamente collegato ai movimenti musicali dell'epoca; la loro ispirazione iniziale derivava da musicisti americani di Jazz e R&B così come da alcuni gangster famigerati. Come è prevalente nella cultura Rudeboy, le origini sono state appropriate e poi distorte. Il Rudeboy ha viaggiato nel tempo da allora ed è evoluto; negli anni '80, il Two-Tone lo ha riportato in primo piano. Ora i giovani uomini e donne di oggi hanno adottato lo swagger e adattato l'essenza del Rudeboy originale ma per una generazione del 21° secolo.
Quest'anno si celebra la mostra 'Return of the Rudeboy' racchiusa in un bellissimo libro rilegato di 128 pagine stampate.
Contiene immagini mai viste, saggi sull'eredità e la cultura Rudeboy così come riferimenti agli spazi curati presso la mostra di Somerset House; Return of the Rudeboy. Creato e curato dal prolifico fotografo e regista per la musica più ricercato Dean Chalkley e dal direttore creativo preferito dell'industria della moda Harris Elliott, Return of the Rudeboy ha mostrato una sottocultura sartoriale attraverso una serie di ritratti, installazioni e pezzi scenici.
Nel corso di un anno la coppia ha fotografato oltre 60 individui vestiti con eleganza da tutto il Regno Unito, tutti incarnano l'essenza di cosa significa essere un Rudeboy (o Rudie) nel 21° secolo.
La collezione curata di immagini mostra i soggetti che presentano il loro puro e singolare swagger sartoriale in luoghi legati allo stile di vita Rudeboy, che sia nelle strade di Shoreditch o Savile Row.