Safar Issue 9: Protests
Il 9° numero di Journal Safar è Proteste.
Protestare è un atto umano fondamentale contro l'ingiustizia. Prende molte forme: l'atto di sfida dell'esistenza, la resistenza organizzata delle moltitudini, le lotte armate e la rottura dei sistemi attraverso il discorso, l'azione e il rifiuto di persona, nelle stampe e negli slogan online o per le strade. Alcune forme di protesta richiedono simboli, bandiere e abbigliamento specifico, mentre altre si realizzano attraverso la comunicazione non verbale, la diffusione segreta e la disciplina ideologica. Eppure tutte hanno bisogno di portatori culturali – i nostri corpi, le nostre storie e i nostri segni per conservare ciò che può essere ricordato e appreso. Che siano esplicite o invisibili, nelle comunità o nella solitudine, questo numero esplora perché protestiamo e come, nella speranza di suscitare conforto, solidarietà e azione.
In questo numero:
Maya Saikali si confronta con Gérard Paris-Clavel, cofondatore del pionieristico Collettivo Grapus, per parlare della creazione di immagini politiche e della vita dell'immagine. Gérard approfondisce il suo lavoro e dove sopravvive: "Non faccio mostre, faccio dimostrazioni."
Un Toolkit illustrato per le Azioni di Palestine Action rende accessibili a chiunque le tattiche di azione diretta per affrontare il sistema internazionale complice del genocidio palestinese.
Due conversazioni di Maya Moumne: con Kalle Lasn, fondatore di Adbusters Magazine, sul potere degli artisti nelle rivoluzioni, e con Ahmad Swaid, editor di Dazed MENA e ex direttore di GQ Middle East, su censura, identità e costruzione di nuove piattaforme culturali nella regione.
Audrey Tseng e Chong Gu scrivono su Red Canary Song, un collettivo di base di lavoratrici del sesso asiatiche e migranti, massaggiatrici e alleate della diaspora asiatica, che resistono al controllo attraverso nozioni di cura della casa.
Questi punti salienti si affiancano a contributi eccezionali di Alina Lupu, Ahmad Zaghmouri, Muhannad Hariri, Elias Erkan, Bettina Nagler, Rasha Dakkak, Yaa Adae e Nihal ElAasar.
E per la prima volta: un'altra rivista dentro questa rivista: Design Drafts #3, una collaborazione con Nieuwe Instituut, su protesta e design con contributi di Tala Abdalhadi, Myriam Amri, Shruti Hussain, Candice Jensen e Alice Wan sul tema della protesta e del design.