Quando abbiamo deciso di lavorare con il blu nel 2021, sapevamo che questo numero avrebbe esplorato il blues. Era personale. Era necessario. Stavamo uscendo dall'altra parte di un lockdown durato un anno. Della mancanza di famiglia e amici. Di celebrazioni cancellate, progetti e lavoro andati sprecati.
In questo numero:
Questa edizione è un'esplorazione del blues attraverso l'archeologia emotiva. Cosa ci fa sentire la mancanza delle cose e delle persone che ci mancano? È importante piangere? Perché il romanticismo è una fonte del blues, e a quale cibo di conforto ci rivolgiamo quando siamo giù? Cosa facciamo per guarire? Cosa hanno da dire designer e artisti sulla creazione mentre si è tristi? Come influisce sul nostro processo creativo?
Attraversare il blues è un viaggio profondamente personale, e lo è anche questo numero. Personale, soggettivo, non filtrato, come sentito e vissuto da noi e dai nostri collaboratori. A volte leggero, a volte pesante. Proprio come il blues. Ci sentiamo umiliati e grati ai nostri collaboratori che hanno scelto di condividere pezzi di se stessi — dei loro blues, del loro dolore, delle loro speranze.
The Blue Sindrom è una raccolta di questi pezzi. Trattali con cura.