STUDY Vol. 7
Vivere a New York City è un'esperienza che trascende l'ordinario. Il ritmo della vita è una cacofonia di ambizione, cultura ed energia incessante. È un luogo dove i sogni vengono inseguiti e dove lo skyline stesso sembra un organismo vivente, in continua evoluzione e pulsante con le vite di milioni di persone.
Per questo numero di STUDY, il nostro settimo, abbiamo chiesto al fotografo Adrian Gaut e alla partner creativa Akari Endo-Gaut di documentare gli spazi di vari newyorkesi. Adrian Gaut è un fotografo americano con base a New York, le sue fotografie architettoniche e i suoi reportage di viaggio sono regolarmente pubblicati da testate internazionali come Condé Nast Traveler, New York Times, Vogue o Architectural Digest. Per questo lungo portfolio di oltre 100 pagine ha fotografato gli spazi così come sono, senza styling, senza illuminazione artificiale. Case così come sono, splendidamente messe insieme dai loro proprietari.
Vivere a New York City significa abbracciare le sue contraddizioni: il lusso e la durezza, la solitudine e la comunità, il caos e la serenità. È una città che premia chi è pronto ad affrontare qualsiasi cosa gli si presenti. Per chi la chiama casa, New York City è più di un luogo—è un'esperienza, uno stato d'animo e un'avventura senza fine.
Il numero contiene anche tre saggi scritti da Alexa Chung, Violette D’Urso e Zoe Ruffner sul loro rapporto con la città e cosa significa per loro vivere a New York.
Vivere a New York City è una testimonianza di resilienza e adattabilità. La città richiede molto ma offre molto in cambio. Ogni quartiere, ogni isolato, ogni edificio racconta una storia unica dei suoi abitanti, delle loro lotte e dei loro trionfi.