The lasting one, that didn’t last, that still lasts

“Quello duraturo, che non è durato, che dura ancora” è una panoramica delle opere più recenti di Hannelore Van Dijck. Van Dijck lavora con il carbone su carta e in situ. Con contributi testuali di Michael Newman, Laura Stamps e Christophe Van Gerrewey. “Quando Van Dijck porta una nuova 'pelle' in uno spazio, coprendo completamente le pareti con un disegno, o talvolta il pavimento o il soffitto, confonde le aspettative facendo esattamente l'opposto di ciò che ci si aspetterebbe in un disegno di dimensioni normali. Mentre alcune proprietà delle pareti emergono, altre vengono automaticamente nascoste. Lei 'distorce' lo spazio. Più e più volte, esegue un tour de force che ci permette di vedere ciò che vede lei, di osservare ciò che ritiene importante. Quando, con il carbone in mano, trova il suo ritmo, può disegnare per giorni e fino a tarda notte. È una forma di artigianato e, con essa, dà vita allo spazio. È presente anche quando assente. La sua mano è, infatti, ovunque. Permettendoci di condividere la sua percezione unica dello spazio, ci confronta con ciò che pensiamo di vedere.” (Laura Stamps) “Il disegno di Van Dijck non è un lavoro diurno, ma piuttosto un lavoro notturno, sia che venga eseguito durante il giorno o meno. La sua luce non è solare ma lunare.” (Michael Newman)

Pubblicato da APE (Art Paper Editions).